La trippa alla fiorentina

Si preparano delle verdure tagliate a mano per un soffritto, carote, sedano, cipolla, prezzemolo, aglio, si aggiungono dei pomodori, vino bianco, olio e sale, e si procede con l'acqua e la trippa tagliata a striscie, facendo bollire il tutto a fuoco lento per qualche ora.

Nella vaschetta

La trippa alla fiorentina viene servita ben calda nella vaschetta, solitamente si accompagna con delle fette di pane toscano, e (a seconda delle preferenze) una abbondante spolverata di parmigiano grattugiato sul momento, preferibilmente abbinata ad un buon bicchiere di vino, magari un Chianti rosso.
Non è da sottovalutare nemmeno come ripieno in un panino, abbinamento che le conferisce un carattere più consono al "cibo da strada", anche se in questa variante molti rimpiangerebbero la classica "scarpetta" che più si presta al sapore di una bella mangiata seduti a tavolino intenti a gustarsi la salsa di pomodoro e le fette di pane.
Questione di gusti.

Altre ricette a base di Trippa

Analogamente a come avviene per il lampredotto, a Firenze la trippa viene preparata anche proponendo varianti alla sua ricetta tradizionale, e così i'Miccio offre ai suoi clienti alcune rivisitazioni, a seconda dei gusti, della stagione, e della disponibilità delle materie prime.

Insalata di trippa

ricetta tipicamente estiva, questa variante prevede trippa bianca, fredda, condita con sale, pepe e olio, verdure di stagione e sottaceti misti.

Trippa cacio e pepe

una versione maggiormente indicata nel periodo estivo, servita fredda con formaggi misti tagliati a pezzetti, pepe e olio extravergine d'oliva.

Insalata di trippa crudaiola

altra ricetta ad insalata, estiva, fresca, la trippa con pomodoro crudo, parmigiano, cipolla, aglio fresco, olio, sale e pepe.

Insalata trippa cipolla e acciughe

ancora una rivisitazione fresca e genuina, si tratta di una insalata di trippa con aggiunta di cipolla fresca, acciughe, capperi e olive.

Forse non tutti sanno che...

La trippa fa parte delle così dette frattaglie, parti meno nobili del bovino che compongono svariate ricette della tradizione e della cucina povera.
Oggi la tradizione continua, e sebbene le frattaglie non siano mai state incluse nella più esclusiva cerchia delle "carni", il loro status viene elevato da ricette e ingredienti sempre più diffusi, ricercati e apprezzati da ogni classe sociale.